La scelta del medico di fiducia richiede che il cittadino si rechi presso l’ASL di residenza con la sua tessera sanitaria e individui il nominativo in una lista di medici di zona disponibili. Ciascun medico di fiducia può prendere in carico al massimo 1.500 assistiti, ad eccezione di quelli che, prima dell’entrata in vigore della legge che stabiliva un tetto massimo, disponevano di un numero di scelte più ampio e di quelli professionalmente più anziani. E’ possibile che il congiunto di un paziente già in carico ad un medico di fiducia possa effettuare la sua scelta a vantaggio dello stesso medico derogando al tetto massimo.
Inoltre l’Azienda sanitaria, sentito il parere di un apposito comitato, può autorizzare la scelta di un medico di famiglia non appartenente alla ASL di residenza.
Chi decide di cambiare il proprio medico di famiglia deve comunicarlo alla ASL di residenza, esibire la sua vecchia tessera sanitaria e procedere alla scelta di un altro medico. D’altro canto il medico di fiducia, in caso di motivi gravi ed accertati come ad esempio l’impossibilità a fornire assistenza, può rifiutare la scelta di un cittadino comunicando la sua decisione alla ASL di appartenenza.